lunedì 23 luglio 2018

La primavera e i suoi bellissimi incontri.

APRILE.
Inizio questo post con una carrellata di osservazioni primaverili che mi hanno dato molta soddisfazione.
Il 7 aprile vado con D.Capello al TUP dove 2 svassi maggiori in corteggiamento ci regalano una magnifica danza.
Presenti almeno 3 luì piccoli e alcuni lucherini.Osserviamo anche un martin pescatore e alcune anatre mandarine ormai nidificanti da anni sul Po.
Domenica 8 aprile a Busca osservo la mia prima upupa  dell'anno; il 18 aprile passa come una scheggia il mio primo lodolaio  davanti a casa.Questa osservazione mi riempie di gioia perché li sto aspettando da quel 2 ottobre dell'anno scorso, quando hanno abbandonato il "traliccio dei Loddy"per compiere il loro estenuante viaggio verso l'Africa meridionale.
Il 20 aprile,sorvola il boschetto della Sanità di Savigliano, una cicogna bianca.

Il 21 aprile è la volta del Beinale dove con D.Capello osservo 3 infrattatissimi piro piro boscherecci.
Piro piro boscherecci. 
Proseguiamo il nostro solito giro a S.Albano Stura, dove all'oasi la "Madonnina "sono arrivate almeno 5 sterne comuni,
Sterna comune.
12 cavalieri d'Italia, 2 upupe,1 nibbio bruno. Interessante la presenza di 2 marzaiole,
Marzaiola.
40 aironi guardabuoi e di 2 nitticore. 
Il 24 Aprile sento il cuculo dai miei e il 27 osservo 2 nibbi bruni  in migrazione a Levaldigi.E'del 28 aprile la mia prima osservazione di alcuni gruccioni sopra casa.

MAGGIO. 
Maggio è ancora un mese importante per le osservazioni ornitologiche.🐦.
Il 4,mentre sto lavando la ciotola della micia in giardino, vedo arrivare l'upupa canterina che sento intorno a casa in questi giorni. Si posa sulle sbarre del cancello e poi..si mette a razzolare nel prato a pochi metri da me, che immobile mi godo questo meraviglioso spettacolo. Il 6 maggio faccio un giretto nel mio local pach e in pochi minuti osservo ben 4 specie di migratori : 1 nibbio reale, 1 falco pecchiaiolo, 2 averle piccole,1 cutrettola  che va e viene dal prato..speriamo sia interessata alla zona per nidificare.☺
Averla piccola ( femmina anziana).
E'del 10 maggio l'interessante arrivo della colonia di circa 25 gruccioni  a Savigliano. .spettacolo che mi godo ogni mattina andando al lavoro!
Gruccione.
Il 12 maggio finalmente si va al Curlo con D.Capello, i suoi genitori e Emanuele Natali.Il fatto di posticipare la data,causa avverse condizioni meteo,  non si rivelerà una cattiva idea.Tante e interessanti sono le osservazioni :
Quasi terminato il flusso migratorio dei bianconi (ne osserveremo 4), ha inizio quello dei falchi pecchiaioli  ( ne vedremo almeno 140).Transiteranno poi:7 nibbi bruni, 7 falchi di palude, 1 nibbio reale,  8 aquile minori,  1 albanella minore,1 cicogna nera. 
Cinciallegra.
Il 17 maggio due cinciallegre decidono di nidificare vicino a casa.. in un palo di cemento..mah😕!
Il 20 maggio a Pianfei osservo nei campi un bel nibbio reale. Da me ricompare un maschio di averla piccola. 
Il 26 si torna con D.Capello alla "Madonnina "a S.Albano dove le specie migratrici presenti di solito in zona,sono tutte tornate.Osserveremo 1 pigliamosche, alcuni rigogoli,1 cannareccione, 2 cannaiole verdognole,2 tortore selvatiche,10 sterne comuni,  6 cavalieri d'Italia  ( un po' inferiori nel numero rispetto agli anni scorsi ), 1 upupa e 1 lodolaio 😊. Presenti anche 10 morette e 1 moretta tabaccata. 
Moretta tabaccata.

Moretta. 


La giornata si conclude al Beinale dove osserviamo, anzi,prima sentiamo 2 lodolai, 2 cutrettole e una civettina
Civetta.
che ci osserva in pieno giorno.
Termina così un resoconto denso di osservazioni e di emozioni. Come ogni anno gli uccelli migratori sono ritornati per deporre da noi e involare i loro piccoli. .come ogni anno lo spettacolo della natura si sta ripetendo. .💕

domenica 6 maggio 2018

Primi report primaverili dall'Oasi "La Madonnina" di S.Albano Stura .

Come premessa vorrei scusarmi del fatto che sono rimasta un po'indietro con la pubblicazione dei post,causa impegni vari.Comunque meglio tardi che mai😂😊!!
Allora..iniziamo..da qualche tempo fa..

"Marzo marzerello,guarda il sole e prenditi l'ombrello"☔.
Mai proverbio è stato più veritiero.In realtà i primi giorni del mese ci hanno regalato anche la neve.
Intanto gli uccelli migratori, hanno continuato con tenacia la loro corsa per la vita che li spinge a partire dai luoghi di svernamento per giungere al nord dove nidificheranno.
E tra questi, alcune migliaia di Gru che sono passate sui cieli della Liguria. La migrazione preriproduttiva delle grus grus segue rotte diverse da quella autunnale,per cui nel cuneese è difficile osservarne in questo periodo. 
Fortuna ha voluto che ,parcheggiando l'auto a Bra prima di andare al lavoro, il 12 marzo, notassi una chiassosa V stagliarsi nel cielo. Una ventina  di GRU stava passando sulla mia testa, bellissime e fiere nel loro volo.
Intanto il mese di marzo porta i consueti avvistamenti dei meravigliosi bianconi ad Arenzano.Peccato che quest'anno non ci siamo potuti andare, causa tempo pessimo per vari week end. ☔💧.
Il 13/14 marzo all'Oasi di S.Albano Stura viene avvistata un'avocetta. Purtroppo non avrò il tempo per andarla a vedere,mannaggia. Va beh,mi accontentero'delle fotografie pubblicate sul sito fb di cuneobirding.
Altra rarità di questi giorni è uno splendido quattrocchi m.segnalato da Fabio Consolino nel piccolo laghetto artificiale di Tetti Lupo a Cuneo, sito che continua a regalarci bellissime sorprese .🐦
Fino a metà marzo osservo ancora decine di fanelli nella campagna intorno a casa,ma il 16 marzo finalmente vedo le mie prime 2 rondini sui fili a Vottignasco. Il 20, tornando dal lavoro mi fermo a osservare lo spettacolo di una cinquantina di rondoni maggiori in migrazione   a Villafalletto. Nello stesso pomeriggio vedro'alcune rondini montane  lungo il fiume Maira.
La mia prima allodola in canto è del 14 marzo.

Intanto il 24 marzo si va al Beinale con D.Capello,dove osserviamo un bel capriolo ed il primo biancone.
Ci spostiamo all'Oasi naturalistica la Madonnina dove ci fermiamo ad ammirare la svolazzante allegria di uno stormo composto da rondoni maggiori, rondini e..un topino
In seguito ecco spuntare 2 nibbi bruni  e un nibbio che, identificato meglio,si rivelerà essere un Nibbio reale.
Avvisteremo poi un bel falco di palude,  mentre tra gli alberi osserveremo involarsi la nostra prima upupa  dell'anno.
Negli stagni molte cassette nido dedicate alle sterne, offrono per ora ristoro ad un bel numero di morette e ad una coppia di cavalieri d'Italia, l'unica già arrivata in sito.
Cavaliere d'Italia m. (Himantopus imantopus ).


Cavaliere d'Italia f.

Un piro piro culbianco  fa capolino mentre una pantana rivolta il fondale melmoso dello stagno,alla ricerca di cibo.
Piro piro culbianco. ( Tringa ochropus ).

Presenti anche 3 belle marzaiole e un'oca facciabianca, certamente di origine aufuga.Tra le frasche sbuca in lontananza un piccolo pettirosso.
Pettirosso. ( Erithacus rubecula).


Ultima tappa della giornata. .gli stagni di S.Sebastiano, sempre un po'infrascati,dove scorgeremo 6 mestoloni, alcune marzaiole e nel prato attiguo, un airone guardabuoi .










lunedì 5 marzo 2018

Sorprese invernali.

Basettino  ( Panurus biarmicus ).

L'amore per la natura mi accompagna da quando ero bambina..ricordo i pomeriggi trascorsi a ritagliare immagini di animali e a incollarle su pagine e pagine di quaderni vuoti.
Un giorno tra le varie fotografie,la mia attenzione balzo' su quella di uno strano uccello..era un basettino. La rivista era il"Panda", famoso editoriale del WWF. Si parlava dell'Oasi Naturalistica di Orbetello ancora oggi riserva protetta.
Non so perché rimasi così affascinata da quel volatile ma come ben si sa, non c'è sempre un perché alle emozioni.
Passo'il tempo, iniziai a praticare il birdwatching e tutta presa dai miei tanti avvistamenti, solo l' anno scorso mi accorsi che nella mia check list, il basettino non c'era!!
Bisognava correre ai ripari..occasione fu data dal fatto che negli stagni di Cava della Falchera, a Torino, da un po'di tempo si aggiravano nell'inverno dell'anno scorso 4 basettini .Raro l'evento soprattutto per la scelta da parte di questi meravigliosi uccelli di un sito piuttosto ridotto e in pieno centro cittadino.
Un pomeriggio io e D.Capello provammo ad andare in cava.Partii da Cuneo apposta per vederli, il 27 febbraio 2017 , complici le vacanze di carnevale e devo dire che non rimasi assolutamente delusa.Li trovammo!
Erano vicinissimi a noi tutti indaffarati a spilucchiare semini da quelle frondose piante a riva dello stagno.
Penso di non avere mai visto in natura fino ad quello momento  un uccello così da vicino.Mi sbizzarrii con le foto. .erano bellissimi e non sembravano curarsi di noi..
Li guardai a lungo con la riflessione che in natura tutto è possibile, anche gli incontri più inaspettati.
Intanto gli stagni della Falchera sono stati preservati grazie ad un'attività di recupero di quel sito e grazie soprattutto all'impegno di tante associazioni che si occupano di natura come ebn Italia.

Torniamo però al 2018 con un febbraio piuttosto mite fino al 23 , quando è scesa la prima neve..
Sabato 3 ,con D.Capello andiamo a zonzo prima al Beinale ed in seguito a S.Albano Stura ma le osservazioni della giornata si riveleranno piuttosto scarse. All'oasi "La Madonnina " osserviamo poche specie di anatidi, in particolare 2 fischioni m.
In seguito sentiremo un frosone e negli stagni di S.Sebastiano osserveremo qualche canapiglia e 15 morette.
Domenica 25,uscendo di casa e facendo davvero una breve passeggiata nel mio local pach,ho avuto la fortuna di vedere 2 zigoli neri su un albero che tengo d'occhio perché mi riserva sempre qualche sorpresa. Interessante la loro presenza in quanto già osservati in lontananza un paio di mesi fa nella stessa zona.
Il giorno successivo vengono scaricate alcune allegre montagnole di letame nei campi intorno. E chi ci trovo a rovistarvi dentro? Naturalmente gli insettivori (2 codirosso spazzacamino,un pettirosso,una ballerina bianca  e ..sorpresa; una passera scopaiola ).
Passera scopaiola  ( Prunella modularis )


codirosso spazzacamino femmina 
Con la coltre di neve scesa e il freddo Burian arrivato dal Nord portando gelo e temperature siberiane,si fatica a trovare cibo! Davvero in natura tutto serve!

Intanto proseguono durante il mese di febbraio  gli avvistamenti di corvo comune addirittura già presenti di buon mattino intorno a casa.Pazzesco,me li sono trovata per giorni razzolare nei prati o appollaiati sugli alberi,così vicini da poterli vedere dal terrazzo. Precisamente :
Il 7 osservo 10 individui. 
il 10 e l'11Febbraio,24 ind.
il 13 ,ben 32 ind,
Il 17   24 ind.
Con l'arrivo della neve i corvi se ne sono andati..magari sono ancora in zona.
Interessante sarebbe stato monitorare la loro permanenza con condizioni climatiche stabili.
Intanto, mentre sto scrivendo, marzo è già arrivato. Attendo la primavera con trepidazione augurando a tutti i birders bellissime sorprese ornitologiche.🐦

domenica 4 febbraio 2018

Incontri d'inverno.

Zigoli gialli (Emberiza citrinella).
Il mese di dicembre comincia con una bella nevicata che mi porta l'osservazione di 2 coloratissimi zigoli gialli e di una peppola .La PEPPOLA  è un passeriforme migratore a lungo raggio che vive tra la Scandinavia e il margine piu'orientale della Russia.Giunge da noi in inverno e la si può spesso trovare imbrancata con fringuelli e zigoli in numeri anche cospicui.
Peppola (Fringilla montifringilla).

Il 10 dicembre con sorpresa arriva un saltimpalo  maschio vicino alla mangiatoia frequentata per lo più da ballerina bianca,codirosso spazzacamino e cinciallegra.È la seconda osservazione in poco tempo e mi fa molto piacere perché già lo scorso anno per qualche giorno ho avuto il piacere di vedere la coppia di saltimpali vicino a casa.


Saltimpalo  ( Saxicola torquata).
Intanto ecco le tanto attese vacanze di Natale e sabato 23 dicembre me ne vado al TUP  (Tratto urbano del Po) con D.Capello dove notiamo vari gabbiani reali. 
Gabbiano reale juv.(Larus michahellis).
Tra la mischia ecco la', intento a farsi la toilette, un juv zafferano.
Intorno il vociferare chiassoso dei gabbiani comuni che si rincorrono volando a pelo d'acqua.Sugli alberi e tra i cespugli uno,due, tre ..almeno una ventina di luì piccoli. 
Phylloscopus collybita ( luì piccolo).
Sbucano da ogni dove,mentre si sentono il picchio muratore e il pettirosso nella loro ricerca frenetica di un po'di cibo.
Osserviamo 2 svassi maggiori in lontananza e qualche tuffetto immergersi sott'acqua per poi ricomparire qualche metro più in là vicino ai cormorani intenti ad asciugarsi le penne. .
Phalacrocorax carbo. (Cormorano).
Presenti ballerina gialla e ballerina bianca.

Impavidi e sprezzanti del freddo il 3 gennaio    sempre con D.Capello eccoci al Centro Cicogne di Racconigi. Da un po' è presente un pettazzurro;sarebbe meraviglioso poterlo osservare,ma ci dicono non averlo più visto dal giorno prima. E naturalmente noi non lo vediamo. Mea culpa.Ho tardato troppo ad andarlo a cercare. È che in realtà non sono una di quei birders alla continua ricerca di specie rare da annotare in check list.

Il gennaio scorso per esempio proprio il giorno prima di Natale "apparve"nel laghetto artificiale di Tetti lupo a Cuneo una moretta dal collare femm .(Anatra tuffatrice del Nord America, migratrice che seppur a lungo raggio,raramente si porta alle nostre laritudini),Andai alla sua ricerca con D.Capello,anche lì alcuni giorni dopo e la trovammo grazie ai potenti mezzi di alcuni birders torinesi che avevano con sé il cannocchiale. Si aggirava nello stagno con altre Morette e dopo diversi giorni di permanenza,quando esse se ne partirono,se ne andò con loro. Comunque l'emozione nell'osservare una specie così rara è sempre una sensazione meravigliosa.Ad avvistarla per primo fu Bruno Caula il 24 dicembre 2016. Restò a Tetti Lupo fino alla fine di gennaio..

Ma torniamo al Centro Cicogne e anatidi di Racconigi.L'osservazione più bella della giornata sono 12 beccaccini 
Beccaccino  (Gallinago gallinago).
nello stagno dell'altana e 4 gru  svernanti in zona. Gli anni scorsi il numero di gru che vi trascorreva l'inverno era di molte decine di individui che puntualmente all'imbrunire si palesavano a noi birders sulle rive dello stagno per passar la notte.Per il momento, forse causa l'inverno più rigido,  le grus grus sono pochine.
Presenti anche tarabuso  e  porciglioni.
Sugli alberi almeno 20 cesene e 200 peppole!!

E per chiudere in bellezza gennaio ecco domenica 28  nel prato vicino a casa
24 corvi comuni   ( rari sono ormai gli avvistamenti di questa specie in Piemonte ).Da non confondersi con la cornacchia  nera che ha tra l'altro il becco totalmente scuro!!
Corvo comune  ( Corvus fragilegus).

Corvo comune. 
Vi saluto ricordando che il 29-30-31 gennaio sono stati i giorni più freddi dell'anno ( almeno secondo una leggenda popolare, detti anche 
"I giorni della merla ".
Si narra che un tempo i merli fossero bianchi ma per il gran freddo mamma merla e papà merlo decisero di ripararsi in un camino con i loro piccoli. Da quel giorno tutti i merli nascono neri☺😊
Merlo (maschio però )😏

giovedì 28 dicembre 2017

Le "mie"GRU


Ricordo una quindicina di anni fa,quando si parlava di gru come di uccelli non così  facili da osservare,sia per l'altezza di volo durante la migrazione, sia per le rotte che sembravano non privilegiare le nostre zone.
Trascorsero pochi anni e qualcosa cambio'per le GRU e per gli osservatori.
Iniziarono ad aumentare le segnalazioni autunnali di stormi di gru in volo nel cuneese, anche cospicui. Qualcosa stava cambiando. Ricordo come fosse ieri quel 31 ottobre del 2009 quando sentii un grande vociferare chiassoso che accompagno'il passaggio di ben 200 GRU sopra casa dei miei genitori a Caraglio. Iniziai a strillare dalla gioia per quello spettacolo  e,uscirono tutti, anche i vicini di casa.
Un'enorme "V"si stagliava nel cielo, a bassissima quota; un'emozione infinita a cui seguirono altri momenti emozionanti, ogni volta che le osservai.Nel 2009 ne passarono altre 60 il primo novembre e una decina il tre.Scoprii nel tempo che casa dei miei era di rotta e le aspettai,fiduciosa che ogni anno,a partire dalla seconda metà di ottobre, sarebbero tornate. Ed è stato così fino ad oggi.

Ma chi è questo splendido trampoliere? E soprattutto dove si dirige in stormi così numerosi?

Intanto quella che si vede dalle nostre parti è  la gru cenerina, che partendo dal nord est Europa (in particolare dall'Ungheria), si dirige nei quartieri di svernamento a Sud della Francia e della Spagna. Non lontano da Aragona esiste un luogo, Gallocanta,dove dal tardo autunno iniziano a radunarsi le gru a centinaia,per arrivare ad essere migliaia in pieno inverno.
Sono queste quelle che attraversando le Alpi,sorvolano i nostri cieli; altre seguiranno la rotta che le portera'in Africa, ma queste sceglieranno altre direzioni.

Accade da un po' di tempo che alcune  decidano di svernare addirittura nelle nostre terre.E' ciò che avviene al Centro Cicogne di Racconigi da alcuni anni. Nel 2016 fino a un centinaio di gru si è fermato trascorrendo buona parte dell'inverno. E ogni anno non mi precludo una scappatina ad attenderle quando rientrano all'imbrunire sempre in rigorosa formazione a V e sempre chiassose nel loro verso di contatto.  Si posano a riva degli stagni dal lato opposto del capanno di osservazione, poco confidenti con l'uomo,ma data la mole,di facile osservazione con un buon binocolo.

Ritornando alle mie osservazioni, tutte puntualmente trasmesse a cuneobirding e ora inserite anche sulla piattaforma Ornitho che le sta monitorando ormai da tempo, i numeri di individui osservati mi han sempre dato ottime soddisfazioni.

Riporto solo alcuni degli avvistamenti da me effettuate negli anni:

Uno stormo di 70 gru a Busca il 2 novembre 2013 a cui ne seguirono altre 41 alle ore 17.35.

132 GRU PASSARONO ALLA CONFLUENZA GESSO STURA di Cuneo fra le 13 e le 14 del 3 novembre 2013.

Altro momento spettacolare fu il passaggio di 200 GRU il 31 dicembre alle 18.00 nel 2015 sopra casa a Busca.Era ormai quasi buio; con il loro verso di contatto non fu difficile scorgerle all'imbrunire nel loro pacato ma deciso volo verso la vita.
Ne erano passate una sessantina un paio d'ore prima nella stessa direzione e sempre da me.

Nel 2016 il giorno 29 ottobre  vidi sorvolare casa dei miei a Caraglio uno stormo di 119
GRU alle 13.30.
Ne osservai poi 48 alle 12.57 ,32 alle 14.30,30 alle 17.15 e 35 a Busca alle 18.00..Le vedevo così bene che sembrava si potessero toccare!

Quest'anno ho avuto poi la bella sorpresa di  osservarne il passaggio anche dal luogo di lavoro a Bra;  una ventina il 30 ottobre alle 8 del mattino e 47 il 10 novembre alle 13.30 circa.Nella stessa giornata ne passarono 32 poi sopra casa verso le 17.00.

N.b. Vi invito a visitare la pagina Facebook "Cranes days-I giorni delle Gru" dove potrete inviare le vostre segnalazioni di Gru.
Auguro a tutti voi di alzare gli occhi al cielo attirati da un verso,da una sensazione, da una strana formazione a V in volo e di provare la stessa mia emozione nell'osservare una Gru.

Ah,dimenticavo;  le GRU volano anche di notte..quindi non preoccupatevi, non starete sognando se sentirete dei forti richiami nel buio.Proseguite il vostro riposo;le GRU proseguiranno il loro volo!!!

lunedì 27 novembre 2017

L'autunno è arrivato!

Un cielo di nuvole autunnali che sembrano uscire dal camino. 
Siamo in autunno pieno. Vi parlerò di una giornata in particolare che ha dato un sacco di soddisfazioni ornitologiche.
Cominciamo!
Sabato  28 ottobre si va con D.Capello dapprima al Beinale dove incontriamo alcuni gheppi  (non molti per la verità),una cinquantina di allodole , 10 verdoni e una trentina di fanelli  intenti a svolazzare da un campo all'altro.Un fagiano ci spia da un cespuglio Prendo il binocolo per osservare meglio alcune poiane in Spirito Santo, quando vedo un birder che mi saluta;ma i birders sono ben 2.Con grande piacere riconosco Daniela e Fabrizio di Giaveno. Ci raccontano del fatto che da casa loro si sente l'acre odore degli incendi che hanno devastato in questa estate torrida la Valle Susa(così come le valli cuneesi).Penso al terrore e allo smarrimento degli animali che si son trovati nella morsa del fuoco e al disorientamento di quelli che son riusciti a fuggire da tale inferno.😢
Ci dicono inoltre di aver appena avvistato un culbianco ritardatario.
Proseguiamo il nostro tour per poi spostarci all'Oasi "La Madonnina" a S.Albano .
Liberiamo dalle foglie il tavolo da pic-nic che usiamo solitamente per pranzare e mentre ingurgitiamo quelle ghiotte cibarie ipercalcoliche che ci siamo portati, osserviamo le acrobazie sui rami di alcune minuscole cince more.
Ben rimpinzati ripartiamo per recarci all'altana. Notiamo subito la presenza di un gran numero di alzavole.
Ci sono tuffetti, svassi maggiori e..sorpresa; ben 2 svassi piccoli.
Svasso piccolo  (Podiceps nigricollis)




Intanto da ogni dove sbucano coppie di germani. Veniamo attirati da un'anatra col becco grigio..ma è un codone!
Codone f.  (Anas acuta)


Un'altra piuttosto rara specie da annotare in check list!
Spostandoci nell"altro capanno,ci accorgiamo che proprio davanti a noi si è posato un meraviglioso martin pescatore.
Martin pescatore (Alcedo atthis)



Ogni volta che mi capita di vederlo resto incantata davanti a tanta bellezza (e mi spiace anche un po'che molte persone non lo conoscano o non sappiano che possono osservarlo con facilità nelle nostre zone umide).
Intanto i luì piccoli si fanno sentire dai cespugli intorno,dove scopriremo esserci anche 2 pendolini e alcuni migliarini di palude.
Nello stagno osserviamo poi 2 pantane 
Pantana (Tringa nebularia)

Pantane
e udite udite. .un meraviglioso tarabuso ,fermo immobile com'è nel suo stile.Forse è la prima volta che lo osservo così bene.

Tarabuso (Botaurus stellaris)


Sentiamo anche il verso del porciglione ma non si farà vedere mannaggia!
Tra le sterpaglie dei campi svolazzano alcuni lucherini.
Su un ramo si posa un bel tordo bottaccio ..tra poco giungera'anche il sassello, più colorato.
Ormai le giornate si son fatte più corte.Lasciamo l'oasi un po' infreddoliti ma felici di aver fatto splendidi incontri.

Intanto mi guardo intorno e mi accorgo che l'autunno è davvero arrivato, portandoci i suoi caldi colori dorati .Un manto di foglie ci fa da tappeto su cui camminare,illuminando questo splendido cielo ottobrino. Alzo gli occhi; gli ultimi rami si spoglieranno ben presto e diverranno posatoi per chissà quali nuove sorprese alate..basta solo saper aspettare.




mercoledì 1 novembre 2017

I colori dell 'autunno


E ' il primo ottobre quando un po'timidamente mi reco al" traliccio dei lodolai" nella campagna buschese, così come l'ho soprannominato io e.. sorpresa! La coppia c'è ancora.Mi aspetto parta da un momento all'altro per intraprendere la sua lunga migrazione. Li osservero'fino al 2 ,poi quel traliccio rimarrà orfano in attesa di nuovi incontri che non tarderanno ad arrivare.Infatti nei giorni successivi faranno bella mostra di sé un maschio e una femmina di gheppio,inconfondibile nel cacciare facendo lo Spirito Santo.

Falco tinnunculus ( gheppio).
A tal proposito, l'altopiano del Beinale è un hot spot per i gheppi;  se ne possono davvero incontrare con facilità e osservarli a cacciare è uno spettacolo degno dei più bei documentari.
Gheppio (Altopiano del Beinale )




Intanto l'autunno è arrivato.
Dal terrazzo di casa osservo imbiondire i campi di mais; le foglie mosse dal vento creano uno strano fruscio.Le piante sono così vicine l'una all'altra che non sembrano lasciare spazio ad alcuna forma di vita. Invece arriva uno stormo di fringillidi.Intravedo uno strillozzo. 
Strillozzo (Emberiza calandra )


Giungono altri passeriformi a nascondersi fra le pannocchie; ne sbucano alcuni osservando intimiditi l'ambiente. Sono una trentina di passere mattugia. 
Passera mattugia  (Passer montanus ).

Il 7 ottobre faccio un giro nel mio "local patch".E che sarà mai? E' un termine inglese per indicare una zona di estensione limitata non lontana da casa,dove abitualmente si va a fare birdwatching .Tra i cespugli vicino a un ruscello vedo alzarsi in volo un prispolone; (questi sono gli ultimi giorni utili per osservare la specie che ormai sta ultimando la migrazione); sostera 'sull'albero giusto il tempo di scattare una foto documentativa,per poi scomparire. In 5 minuti osservo su quella stessa pianta anche un luì  piccolo(che sento da giorni ) un fringuello e un picchio rosso maggiore.
Prispolone (foto documentativa)

Fringuello 

Luì piccolo/Phylloscopus collybita (l'ombra del ramo falsa i colori sia del Luì  che del prispolone)
Intanto anche a Caraglio nella campagna dai miei, è arrivato un gheppio che sta cacciando.
Osservo anche le due poiane locali;una di esse ha un petto particolarmente candido.
Poiana candida
Decido di prendere la cassetta nido e darle una ripulita.Apro e cosa vedo?
Delle piumine; un confortevole giaciglio di soffici piume che verrà usato di notte per ripararsi dal freddo .Pulizie annullate!
La sera osservo una cinciarella entrarvi;tra l'altro, l'anno scorso ha nidificato proprio in quella cassetta nido...che tenerezza!
Intanto i giorni passano e il mais è  raccolto.
Stormi di fringillidi e passeriformi giungono in volo cercando rifugio tra le quelle piante,ma subito invertono la rotta, non trovando più il loro nascondiglio .
Guardo in alto di tanto in tanto,;tra poco inizierà il passaggio delle Gru..e dalla finestra di casa,nel frattempo mi godo una cornacchia grigia che tenta inutilmente di spaccare una noce lasciandola cadere sull'erba del prato.😕